Matrimonio


Riassumo qui di seguito alcune indicazioni generali circa i matrimoni in parrocchia. Delineo il percorso che due fidanzati cattolici, battezzati e cresimati, devono seguire per sposarsi. Ogni variante andrà opportunamente considerata caso per caso.

d. Fabrizio


 

Note introduttive

  • I matrimoni celebrati in Italia secondo il rito religioso cattolico, a motivo del Concordato tra Stato e Chiesa hanno anche valore civile. Per tale ragione, i documenti necessari per sposarsi viaggiano su due binari: uno religioso e uno civile.
  • Si intende per residenza il Comune presso la cui anagrafe si è iscritti.
  • Si intende per domicilio il Comune presso cui si abita fisicamente (si mangia e si dorme).
  • I fidanzati possono sposarsi, a scelta: nella parrocchia in cui uno dei due ha il domicilio o nella parrocchia presso cui andranno ad abitare. Altri luoghi possono essere autorizzati solo per validi motivi.
  • I documenti del matrimonio devono essere raccolti e compilati nella parrocchia – a scelta – dove uno dei due ha il domicilio. Hanno in generale la validità di sei mesi.
  • Occorre dunque che i fidanzati si rivolgano:
    • al parroco davanti a cui intendono sposarsi un anno prima della celebrazione, per ricevere le opportune indicazioni e – se necessario e possibile – i permessi che servono;
    • al parroco scelto per raccogliere i loro documenti sei mesi prima della celebrazione, per istruire le pratiche burocratiche relative al loro matrimonio.
  • Se il parroco è lo stesso, il percorso prevede tre incontri.

 

Primo incontro (un anno prima)

  • I fidanzati si presentano e ricevono le opportune indicazioni che riguardano il loro matrimonio. 
  • Viene loro ricordato di frequentare – se non lo hanno già fatto – un ciclo di incontri di preparazione, detti comunemente corsi per fidanzati o corsi prematrimoniali.
  • Viene loro indicato di portare all’incontro successivo i seguenti documenti:

binario religioso:

    • Attestato di avvenuta partecipazione agli incontri di preparazione al matrimonio (compilato dal sacerdote responsabile della loro conduzione);
    • Dichiarazione della disponibilità del parroco presso cui ci si intende sposare (non occorre se è lo stesso che raccoglie i documenti);
    • Certificato di battesimo uso matrimonio, (uno per ognuno dei fidanzati): va richiesto alla parrocchia presso cui si è stati battezzati. Esso riporta in un unico foglio i dati di: battesimo, eventuale cresima (ovunque si sia ricevuta), eventuali altre annotazioni.

binario civile:

    • Certificato contestuale, (uno per ognuno dei fidanzati): va richiesto all’Anagrafe del Comune in cui si ha la residenza. Esso riporta in un unico foglio i dati di: cittadinanza, residenza e stato libero.

 

Secondo incontro (sei mesi prima)

  • Il parroco apre un fascicolo chiamato Posizione matrimoniale, raccogliendo i documenti portati dai fidanzati.
  • Procede ad una istruttoria (detta in gergo Processicolo) nel corso della quale:
    • interroga i fidanzati circa le loro intenzioni;
    • verifica la libertà del loro consenso;
    • accerta la loro volontà di sposarsi secondo la natura, i fini e le proprietà essenziali del matrimonio;
    • trascrive e fa firmare le loro dichiarazioni giurate.
    • Contestualmente, prende nota dell’intenzione dei fidanzati di iniziare la vita matrimoniale in regime di comunione o separazione dei beni: tale dichiarazione non ha alcuna importanza dal punto di vista religioso, ma è rilevante dal punto di vista civile.
  • Se non esistono impedimenti religiosi alla celebrazione, il parroco procede alle pubblicazioni di matrimonio: si tratta di avvisi pubblici, in cui si informano la comunità religiosa e quella civile dell’intenzione di sposarsi dei due fidanzati. Si chiede di segnalare alle autorità competenti eventuali motivi per cui quel matrimonio non potrebbe o non dovrebbe essere celebrato. (Si sottintende, in positivo, che siano un’occasione per fare ai fidanzati gli auguri). Egli compila:

binario religioso:

    • Pubblicazioni religiose: vanno eseguite nella parrocchia di domicilio di ciascuno dei fidanzati. Devono durare otto giorni consecutivi e comprendere due festività di precetto (normalmente due domeniche). Al termine, annotate e timbrate, vanno riportate al parroco che raccoglie i documenti;

binario civile:

    • Richiesta delle pubblicazioni civili: i fidanzati la devono portare all’ufficio matrimoni del Comune presso cui uno dei due ha la residenza (normalmente, quello della parrocchia in cui si stanno raccogliendo i documenti). Durano un periodo che può variare sensibilmente.
    • Per le pubblicazioni civili, i fidanzati seguono le istruzioni degli incaricati comunali. Normalmente, sono invitati a presentarsi tre volte: (1) per portare la richiesta del parroco e compilare eventuali moduli; (2) per andare a firmare il verbale di pubblicazione; (3) per ritirare l‘attestato delle avvenute pubblicazioni. Quest’ultimo documento costituisce il nulla osta civile alla celebrazione del matrimonio ed è obbligatorio per procedere.

 

Terzo incontro (un mese prima)

  • I fidanzati riportano gli attestati delle avvenute pubblicazioni, religiose e civili.
  • Se si sposano nella sua parrocchia, il parroco:
    • raccoglie i dati dei testimoni, che possono essere da due a quattro (non importa che siano credenti);
    • fissa un incontro per preparare il rito della celebrazione, curando che brilli per fede prima che per decoro.
  • Se si sposano in altra parrocchia, il parroco:
    • compila uno Stato dei documenti: un certificato riassuntivo che i fidanzati devono portare alla parrocchia presso cui si sposeranno. Qui si provvederà a registrare i testimoni e preparare il rito.
    • Nota: se i fidanzati – avendone ottenuto il permesso – si sposano in una parrocchia che appartiene ad una Diocesi diversa da quella di Torino, occorre che ricevano il visto di uscita, portando questo Stato dei documenti presso l’ufficio matrimoni della Curia.

 

Al matrimonio

  • Al termine della celebrazione, dopo aver letto gli articoli del Codice Civile prescritti, il sacerdote (o il diacono) che ha assistito al matrimonio raccoglie, insieme alla propria, le firme degli sposi e dei testimoni:
    • binario religiososul Registro parrocchiale
    • binario civilesulla Richiesta di trascrizione civile del matrimonio (che contiene una copia conforme a quella del registro parrocchiale)
  • Il parroco della parrocchia presso cui è avvenuta la celebrazione consegnerà entro cinque giorni la Richiesta di trascrizione civile all’ufficio matrimoni del proprio Comune. Quest’ultimo provvederà ad informare l’Anagrafe di residenza degli sposi e la parrocchia presso cui sono stati raccolti i documenti.